DRONERO CULT

Archivio delle manifestazioni

ANCIUE


La Fiera degli acciugai ricorda il passato della Valle Maira. Per rinnovarlo e renderlo attuale, ne fa una storia da raccontare, di anno in anno, a migliaia di persone. Dopo alcuni anni di stop forzato il 2022 ha segnato il ritorno della manifestazione che per due giorni ha saputo unire le Associazioni del territorio, la formazione, l’amministrazione e molti cittadini in uno sforzo unitario e importante. Ripagato da migliaia di visitatori! Ora il Comune di Dronero rilancia. “2023? Non solo.

La Storia: In passato gli abitanti delle valli alpine, in inverno, erano costretti a cercare lavoro lontano da casa. Erano emigranti che partivano alla fine dei lavori estivi per andare a vendere acciughe e pesce conservato in pianura. Erano gli acciugai della Valle Maira. Compravano i pesci in Liguria e giravano tutto il Piemonte spingendo il loro caruss carico di pesce salato tentando di venderlo. Un lavoro umile e duro ma molti riuscirono a fare fortuna. Nel secondo Dopoguerra queste figure cominciarono a scomparire, alcuni cominciarono a fare questo lavoro stabilmente, senza carretto ma con mezzi a motore. Via via gli antichi acciugai scomparirono. La Fiera degli acciugai ricorda questo passato e propone un itinerario enogastronomico e la riscoperta delle antiche tradizioni legate al consumo delle acciughe… e dei prodotti delle vallate. 


CONTRO I BORGHI


Si scrive “contro i borghi”, si legge “per i paesi”. Quello contenuto nell’ultimo lavoro dei professori Filippo Barbera e Antonio De Rossi e presentato ieri a Dronero è un viaggio tra storia, sociologia, antropologia ed economia, alla ricerca delle ragioni che hanno svuotato i piccoli centri delle aree marginali d’Italia della loro anima e della loro comunità per farli diventare cartoline e luoghi-simbolo sui cui riversare un artificiale immaginario piccolo-borghese tipico di chi vive la città e può permettersi, paternalisticamente, di “adottare un borgo”, in cui spendere momenti felici della propria esistenza.
Giorgio Ariaudo, redattore del periodico trimestrale “Contraddizione”, ha accompagnato per oltre due ore, con domande e provocazioni i due Autori, in una serata che si è presto trasformata in un proficuo dibattito sul futuro amministrativo, sociale e abitativo dei territori marginali.
 
Ottimo il parterre che ha raccolto l’invito di Dronero Cult: oltre ad una cittadinanza attenta, tanti i “mondi” presenti. Quello della politica con Sindaci ed amministratori locali; quello della scuola e della formazione; quello delle associazioni di categoria; ed infine quello rappresentato dalla Fondazione CRC e dalla Banca di Caraglio.

UN BORGO RITROVATO 2023


Più di trenta volontari, oltre quindici tra enti, istituzioni e associazioni coinvolte, più di 560 visitatori complessivi tra sabato 1 e domenica 2 luglio, senza contare le presenze negli eventi serali collaterali: sono questi i numeri dell’edizione appena conclusa di Dronero un borgo ritrovato, la quinta in assoluto promossa e realizzata dall’associazione Dronero Cult.

Il successo di un evento come questo difficilmente si misura in cifre; dicono molto di più l’entusiasmo ed il clima di festa che si sono respirati in questi giorni tra le vie del centro storico. Cinque anni dopo l’ultima edizione (del 2018) non poteva essere più calorosa l’accoglienza del pubblico e degli affezionati proprietari delle dimore storiche droneresi. Complice anche il clima estivo che non ha tradito le previsioni, “Dronero un borgo ritrovato” si è confermato un appuntamento atteso e partecipato: due giorni in cui cittadini e visitatori hanno curiosato tra vicoli, giardini, cortili e scorci inediti per
ripercorrere la storia secolare e la bellezza intatta di questi luoghi.